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Parliamo di Disprassia

Prime sedute di logopedia...

 buongiorno a tutte.

Ester ha iniziato la logopedia ed oggi la sua terapista ha spiegato a mio marito cosa noi dobbiamo fare a casa.Vi dico piu' o meno quello che ha consigliato di fare in modo che anche voi in base alle vostre esperienze possiate aiutarmi , magari integrando o anticipandomi eventuali difficoltà, benchè le stesse varino  da bambino a bambino.

Considerate che Ester ha 3 anni .

Devo acquistare un puzzle con i pomelli e far si che lei attenda il mio ordine e prenda il pezzo interessato e a quel soggetto devo associare una caratteristica( es. DAMMI L'APE...L'APE PUNGE ETC)

Inoltre falle ripetere delle consonanti come la P e la K per la cui pronuncia serve un particolare sforzo, associate alle vocali.

Utilizzare un gioco dove inserire forme di vario genere e colore.

Infine  visto che è molto ben disposta ad apprendere e  ripete tutto, insegnarle quante piu' parole possibile facendogliele ripetere.

La terapista che tra l'altro ha seguito molti corsi della Sabbadini mi ha detto che una seduta non è molto e quindi dobbiamo lavorare anche a casa. Ora mi chiedo ma se è così e prescindendo dall'importanza del lavoro a casa che va fatto comunque, perchè non ci ha consigliato due sedute?Devo insistere io?

Stefania

 

 

 

 

 

 

FINALMENTE....tutto è chiaro a tutti!!!

 CIAO A TUTTI,sono mamma di una bimba disprattica di 7 anni che ha cominciato la seconda.Dopo il primo anno infernale di scuola primaria,finalmente il npi ha consigliato l'affiancamento del sostegno per G.Premetto che la situazione è stata seguita regolarmente,con tutti i controlli del caso,ricoveri (ben 2 e lunghi in toto 25gg)da 3 anni e passa.La mia bambina avendo una lieve disprassia motoria ,ha frequentato la scuola d'infanzia  per 3 anni,senza sostegno;non era necessario fermarla un anno in più mi dicevano,la bimba è intelligente, brillante,molto creativa.Tutti quelli che seguivano la bambina erano fiduciosi,ma io no.Mi dicevano che ero pessimista,ansiosa insomma mi preoccupavo troppo e troppo presto.Invece in prima è stato un inferno,sia per G. sia per noi famiglia.A scuola andava abbastanza volentieri ma a casa io ero la sua aguzzina,rifiuti continui, crisi di pianto e non vi dico i miei sensi di colpa.Alla fine del primo anno i voti non sono stati brutti(tranne matematica),ma la fatica per raggiungerli è stata enorme.Sono intenzionata a chiedere il sostegno per G.e spero di fare la cosa migliore per lei;vorrei vederla più serena.VORREI RINGRAZIARE TUTTI COLORO CHE SCRIVONO SU QUESTO SITO,perchè leggendo le esperienze di cui scrivete sono riuscita a non impazzire .Pur piangendo tutte le volte che leggo delle difficoltà che i nostri figli affrontano,sono fermamente convinta che la condivisione e lo scambio delle emozioni sia salutare.GRAZIE E ANCORA GRAZIE

Non c'è più trippa per gatti...

Ahimè si ricomincia e siamo alle solite. Si comincia con una lettera della scuola al ritorno dalle vacanze: le classi prime che dovevano essere 4 con 17 bambini, invece sono 3 con 23. E vabbè..

Stefania avrebbe avuto diritto al sostegno statale più a educatori comunali secondo la direttrice per le altre ore: risultato solo 10 ore di sostegno, nessun educatore perchè non siamo residenti ed il comune della scuola (sempre causa tagli) non copre più i fuori sede. Il nostro comune è pure commissariato perchè è caduta la giunta ... (la vedo grigia che ci diano qualcosa: proveremo).

Sentito la logopedia dell'asl (fermi dal 14 giugno!!!): non c'è posto fino al 14 ottobre!!!
Continuiamo con quella privata, che però è a circa 30 km.

Mi viene un senso di sconforto: come si fa a non sentirsi soli? Come genitori ce la mettiamo tutta, ma di aiuti ce ne sono davvero pochi...

Scusate lo sfogo...

Anna

Nuova iscritta

Mi presento: sono la mamma di un bimbo di 27 mesi a cui è stato diagnosticato un ritardo dello sviluppo psicomotorio di grado lieve.
 
A parte tutti i vari accertamenti clinici di rito (vi risparmio l'elenco infinito che non ha portato ad esiti di rilievo), non ci è stata offerta nessuna analisi in merito alla tipologia dei problemi di mio figlio (se non la valutazione con scala di Griffith che aveva mostrato un'età mentale di 16 mesi a fronte degli allora 22 mesi e le osservazioni mirate a valutare la presenza di un possiible disturbo autistico che pare non esserci).
 
Sicuramente quello che  a me più salta all'occhio è un impaccio motorio che si riflette anche nel modo di parlare (dice diverse parole ma abbreviate "FOGLIE = glie" o semplificate "CALZE =iaie" etc).
 
Frequenta part time il nido e svolge 4 sedute alla settimana di psicomotricità (2 presso la ASL e 2 private). I due psicomotricisti lavorano in modo molto diverso: uno più sull'attenzione, sul rispetto delle consegne e sulla motricità fine, l'altro più sull'iniziativa del bamino e sui movimenti grossomotori.
 
Ho però la sensazione che lo scoglio più grande non sia ancora stato affrontato: la difficoltà maggiore di mio figlio pare proprio risiedere nella capacità di organizzare i movimenti.... è come se ci fosse un cortocircuito tra quello che pensa e la facoltà realizzativa (es. ha imparato a mettere i cubi uno sull'altro per fare la torre, ora vorrebbe metterli in fila uno dietro l'altro per fare il trenino ma non ci riesce ed è visibilmente molto frustrato per questo).
 
Nessuno degli specialisti che l'ha visitato ha però preso in esame il problema della disprassia.
Solo durante l'ultima visita la NPI ci ha prescritto una visita oculistica (penso che ad intuito abbia capito che gli occhi sono in qualche maniera conivolti, sebbene il mio bimbo sembra vederci).
 
Per arrivare al dunque, qualcuno sa dirmi da che parte cominciare? Noi siamo di Milano e mi piacerebbe sapere se c'è qualche specialista in zona a  cui far visitare il bambino (ho letto sul forum che di specialisti a Roma ma sinceramente vorrei, se possibile, evitare la trasferta al pargolo visto che per tutti i vari esami è già stato sballottato qua e là e che con mille difficoltà siamo riusciti a costruirgli una routine rispettosa dei suoi orari e delle sue esigenze che vorrei il più possibile mantenere...).
 
Grazie mille per la collaborazione!
 
 
 

piccola preoccupazione

ciao a tutti! allora, forse sarà una stupidaggine, ma ieri sera mi sono un po' preoccupata di una cosa. stavo "parlando" con mia figlia, ovviamente a modo suo e con il suo linguaggio. e ad un certo punto si è bloccata nel dire la parola "zia". non riusciva + a dirla quando invece è stata una delle poche parole che ha sempre detto correttamente. si bloccava, pensava ma le usciva "issa" invece di zia. e per tutta la sera, quando capitava, provavo a fargliela dire ma aveva difficoltà. a meno che non veniva associata a qualche altra parola: tipo: mia zia, zia tina. ma solo "zia" non le veniva più. stamattina non ho voluto insitere. ma questa cosa mi ha un po' preoccupato. avete avuto esperienze simili? cosa può essere successo? insomma...è come se avessimo fatto 100 passi indietro! e mi dispiaceva vedere proprio la sua difficoltà e la sua presa di coscienza di non riuscire a dire + bene quella parola. ovviamente spero sia stato solo un momento...e che passerà. mi sembra così lunga questa strada... che a volte mi sembra impossibile!!

scusate lo sgofo!!

PER MICAELA

ciao Micaela. allora eccoci! un'altra romana! io abito a Lucio Sestio, insomma non siamo lontane! e la mia bimba, che al momento fa la materna, va alla scuola comunale pulce d'acqua (al parco degli acquedotti). come ti dicevo sento parlar bene della montessori.

se vuoi possiamo anche scriverci in privato. tu sei su facebook?

ciao

alessia

orari terapia

Salve oggi, il centro di riabilitazione che mi ha dato i nuovi orari per la terapia dei bambini: il grande  fa due volte a settimana dalle 13.00 alle 15.00 e considerandolo che devo prenderlo a scuola alle 12,30 (dove non farebbe in tempo a mangiare) mi sembra un po' pesante  (e poco efficace )per un bimbo di soli 6 anni, il piccolo in quei stessi giorni fa terapia dalle 14 alle 15, considerando che lui dorme ancora il pomeriggio anche per lui la cosa mi sembra poco fattibile.

Ho provato a contrattare un po' ma mi hanno detto che o così o devono cambiare figure di riferimento (le terapiste). Voi che esperienza avete?

Disgrafia

 sono iscritta da un gruppo su facebook fondato dlla dott.ssa Zenobio del quale fanno parte genitori come noi.

La dott.ssa ha scritto un articolo sulla disgrafia vi posto il link:

disgrafia/http://genitoricrescono.com/cose-la-disgrafia/

Buona lettura.

Stefania

 

 

Per i bimbi che tra poco inizieranno la prima, o meglio, per i loro genitori!

Bentornati a tutti!

Siamo di nuovo qui, alle prese con l'inizio di un nuovo anno, fatto di scuola, logopedia, psicomotricità... ma il mio pensiero va a voi che quest'anno cominciate un percorso nuovo, pieno di incognite: l'inizio della scuola primaria! E' un momento che io, 6 anni fa, ho vissuto con un'incredibile ansia: per la prima volta si chiedevano a mia figlia delle prestazioni specifiche e le si davano dei voti per questo. Non sapete quante volte ho desiderato poter tornare bambina (ero una secchiona), sedermi accanto a lei, aiutarla e darle una carezza. 

Sono bimbi meravigliosi, pieni di entusiasmo e di voglia di imparare; spesso, anche se già tante volte hanno incontrato l'insuccesso e la frustrazione (a soli 6 anni!!), si illudono di riuscire a fare le cose nei tempi degli altri, perché la nostra scuola, la nostra società è strutturata così, si chiede ai bambini di essere "standard". Non è così, non imparano al passo degli altri, ma imparano e....ALLA GRANDE!

Scusate l'urlo, ma dovete avere la certezza che, nonostante le difficoltà, che ci saranno, specie con la scrittura, per chi come mia figlia ha una disprassia motoria o con la lettura, per chi ha una disprassia verbale, ce la faranno! All'inizio il divario si vede eccome, ma con il tempo, con il loro impegno, i loro pianti, i loro rifiuti, la loro paura di non saper fare... e con tanto aiuto da parte vostra a casa, con l'aiuto degli insegnanti di ruolo e (tagli permettendo) di sostegno, impareranno a scrivere, a leggere, a comunicare con i compagni e le maestre. Sarà un percorso difficile, ma le soddisfazioni per voi e i vostri bambini saranno elevate al quadrato. 

Un abbraccio

Swiper

ma dove sono finiti i papa?

Carissimi ciao a tutti, dopo le ultime discussioni, mi sono resa conto che alcuni papà che all'inizio partecipavano al forum sono spariti. Vorrei chiedere invece ancora il loro apporto che per noi mamme è importante; capire come vedono loro le problematiche dei figli, confrontarsi con loro e capire il loro punto di vista. Mio marito per esempio è un ottimo aiuto per quel che riguarda la parte più tecnica del discorso(esercizi, idee per bypassare alcuni problemi... ecc mentre ha forti difficoltà dal punto di vista emotivo e relazionale, per esempio non dosa le sue reazioni dando a Carlo l'impressione del rimprovero o della disapprovazione anche se non è questo che vorrebbe esprimere, manca un po' di diplomazia nel mostrargli i suoi errori ecc. ecc. Un caro saluto a tutti

Francesca (mamma di Carlo 18 anni)

 

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