Il bambino disprattico ha un ritardo dell'autonomia sia nell'utilizzo corretto dei servizi igienici sia nell'igiene personale. Ha difficoltà a strofinare le mani tra loro per insaponarle e a coordinarle per lavarsi la faccia; ha difficoltà ad asciugarsi correttamente; la pulizia dei denti con lo spazzolino è difficoltosa per alterata coordinazione nel serrare i denti. Ha bisogno di aiuto per fare il bagno e la doccia.
Rapporto con i servizi igienici
- può sottovalutare lo stimolo urinario o fecale, rendendosi conto all'ultimo momento della necessità e non arrivando spesso in tempo utile,
- a scuola non osa chiedere il permesso all’insegnante per andare in bagno,on avendo molta stabilità corporea, non sempre riesce a sedersi correttamente sull’asse e può perdere l’equilibrio quando si china; resta seduto con fatica e talvolta riferisce di aver l'impressione di "cadere dentro"
- il maschio, se fa pipì in piedi, non sempre riesce a "centrare" il buco del vater; inoltre potrebbe sbilanciarsi abbassando la testa per vedere
- non sempre riesce a svestirsi abbastanza rapidamente nelle situazioni di urgenza; spesso dimentica di far andare l’acqua e di riporre l’asse dopo l'uso.
Cosa fare per aiutarlo
- Nei casi più gravi occorre prevedere un vaso "a poltrona" con braccioli per tenersi e per facilitare l'alzata,
- Se piccolo di statura conviene prevedere un rialzo in plastica per aiutarlo a utilizzare correttamente i servizi; può essere anche utile un riduttore di bagno,
- ricordargli frequentemente di andare ai servizi (es. "ti scappa la pipì?") e ripetergli la sequenza corretta da seguire (es. slaccia i pantaloni, tira giù la cerniera, abbassa gli slip ecc.)
- fargli indossare abiti pratici da togliere,
- insegnargli a mettere l'accappatoio e aiutarlo a passare le mani sul suo corpo per asciugarsi,
- Fargli utilizzare uno spazzolino elettrico,
- pensare giochi per aiutarlo a percepire meglio il suo corpo come ad esempio passare un oggetto tra le sue gambe in modo da farle aprire, chiudere, fletterle ed estenderle,
- avvertire l'insegnante del suo disagio in modo chiedendo la sua collaborazione per sincerarsi ogni tanto della necessità di usare i servizi,
- prevedere dei cambi d'abito da consegnare a scuola per eventuali "incidenti"