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Disprassia e vita quotidiana

Il bambino disprattico va incontro a numerosi problemi nella vita di tutti i giorni e, contrariamente agli altri bambini, avrà bisogno dell'aiuto dell'adulto talvolta anche per lungo tempo.
Troverete di seguito alcuni suggerimenti e strategie per migliorare la sua autonomia sull'abbigliamento, sui pasti, sull'igiene personal e sulla vita sociale.
Imparate a conoscere i punti deboli e i punti forti dei vostri bambini per poterli aiutare efficacemente

L'abbigliamento: primo problema della giornata! Vedremo le sue difficoltà e come aiutarlo.

La pulizia: il bambino disprattico acquisisce in ritardo autonomia nell’igiene personale, nel corretto utilizzo dei servizi igienici e avrà difficoltà a fare il bagno o la doccia. Vedremo cosa possiamo fare per aiutarlo e per ridurre gli "incidenti"!

I pasti: Impugna scorrettamente forchette e coltelli per mangiare; il cibo spesso viene sparpagliato ovunque; talora non ha più voglia di mangiare ed è capriccioso nella scelta del cibo rispetto agli altri bambini.

Valuteremo le attività di tempo libero più appropriate per un bambino disprattico, e daremo qualche suggerimento utile nel caso decidiate per una vacanza in colonia.

Alcuni consigli per comprendere le difficoltà dei bambini disprattici e per agire nel modo più efficace possibile.

Alcuni punti deboli :

• difficoltà di memorizzazione,
• difficoltà a formare dei concetti,
• difficoltà di organizzazione,
• grande tendenza a stancarsi,
• difficoltà di integrazione nella vita sociale.

Importante cercare nel bambino punti forti per valorizzarli.

Tenete conto che una parte dei bambini può avere una disfunzione del sistema di integrazione sensoriale con evidenti ripercussioni sul comportamento.

Piccoli consigli ai genitori

Il bambino disprattico è spesso seguito da professionisti specializzati in psicomotricità, in ergoterapia, in logopedia e in strategie di apprendimento; è importante che genitori e riabilitatori operino insieme per aiutare al meglio possibile il bambino.
Chiedete pure consigli ai professionisti sulle "attività" migliori da svolgere a casa per rinforzare o ripassare ciò che è stato appreso in rieducazione.

Fate tuttavia attenzione a non trasformare tutte le attività in sedute di rieducazione e cercate di privilegiare il lato ludico per evitare di farle percepire dal bambino come una costrizione o una punizione.

Cercate di trovare giochi e astuzie per aiutare il bambino a migliorare il suo coordinamento, la sua motricità globale, la sua motricità fine, il suo inseguimento oculare...

Congratulatevi spesso con lui, incoraggiate e valorizzate ogni piccola cosa che ha realizzato o indovinato e ogni sforzo anche minimo effettuato per migliorare la sua stima di se; continuate a stimolare i suoi sforzi!

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