G. è mio figlio, all'epoca aveva compiuto da poco 6 anni (ora ne ha 7 e frequenta la seconda elementare), e stava giocando a palla con me in cortile... "Prendi la palla al volo!" gli gridavo, mentre il cagnolino di casa gli correva dietro. G. non afferrò la palla.
Prendere una palla ... senza sapere che per G. prendere una palla sarebbe stata una cosa IMPOSSIBILE...
Cominciai ad osservare G. in tanti suoi piccoli atteggiamenti: perchè, piccolo G, corri saltellando di lato? perchè non ti siedi mai con me a fare un disegno? perchè non ti abbottoni la camicetta e infili gli slip al contrario? perchè la scarpa destra è sempre a sinistra, e viceversa? perchè non centri il buco del Water per fare la pipì? perchè l'acqua cade sempre dal tuo bicchiere? perchè la pasta è dappertutto tranne che nel piatto?...
"Sei distratto, sei poco attento, sei lento!!!!" gli ripetevo per scuoterlo
O, come diceva la nonna: "E' tutta colpa di tua madre!" - cioè IO, n.d.r.-
Piccolo G. senza colpe...
Piccolo G. che non sei stupido, ma semplicemente disprassico!
Ero stufa di sentirmi dare tutte le colpe dalle maestre, dalla parentela, persino dalla psicologa: "Signora, con una madre come lei, qualunque bambino sarebbe diventato lento e svogliato!"
E invece io, notando qualche difficoltà quando aveva 4-5-6 anni, lo aiutavo semplicemente a vestirsi, ad infilarsi le calze, a mangiare, a lavarsi...
In pratica: io già intravedevo un "fantasma" nella vita di G. e cercavo disperatamente di comprendere... Mentre il resto del mondo mi ha semplicemente accusata di essermi sostituita in tutto a G. facendolo diventare (?) così.
La diagnosi di disprassia, mi ha in qualche modo sollevata.
Ecco: ora sappiamo perchè G. non prende la palla al volo!
Questo mi rassicura, mi tranquillizza, mi rasserena.
I test di intelligenza sono risultati nella norma, e questo mi dà il coraggio e la forza di COMINCIARE UN NUOVO PERCORSO CON G.
Certo, siamo solo all'inizio di questo lungo cammino insieme: un cammino particolare, speciale, talvolta un po' inusuale... ma che sicuramente darà a ME e a G. tante grandi soddisfazioni.
E la palla.... un giorno giocheremo nel cortile più bello del mondo, col cagnolino che abbaierà ancora, e la palla volerà in alto in alto... e G. la prenderà.
Ciò che desidererei da voi,sarebbe di conoscere le vostre storie, se avete avuto anche voi paura all'inizio, se riuscite sempre e in ogni momento a pensare che TUTTO si risolverà (o, come me, a volte vi abbattete, pensando che la strada è ancora TANTO lunga....).
Soprattutto vorrei sapere che tipo di terapie riabilitative intendete intraprendere (o state facendo)coi vostri bambini.
Grazie!
Violetta