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Deliri del venerdi' pomeriggio

 io per prima sostengo la validità del metodo della Sabbadini,anche perchè ho avuto modo di incontrarla e verificare personalmente le cose dette su di lei da voi , e cosa non da poco di trovare una logopedista che la segue ed applica il protocollo  ed una nuova psicomotricista(che dicono in gamba) che quantomeno la conosce e sa di cosa parlo, quandone parlo... ma come ben sapete tale metodo non è spesso condiviso o utilizzato da tutti in Italia.

Ognuno la pensa piu' o meno a modo suo e quindi applica quello o quell'altro metodo. Ci sono molti bambini disprassici e per lo piu' le loro terapiste li hanno e li seguono nel modo "tradizionale". Ci sono alcune scuole in Italia valide dalle quali escono questi terapisti così preziosi , perchè a prescindere dal conoscere il metodo Sabbadini, sono pochi.

Ho conosciuto in questo mio viaggio appena iniziato alcuni addetti ai lavori i quali piu' di una volta mi hanno detto che la PSICOMOTRICITA DELL'ETA' EVOLUTIVA non è la Sabbadini o meglio non solo, e che la psicomotricità è fatta di tante cose piu' o meno tradizionali e che a seconda del bambino le varie scuole  si fondono fra loro sino ad arrivare a quella che definiscono riabilitazione psicomotoria globale.Insomma un collage ogni volta diverso a seconda delle necessità. 

La novità della Sabbadini è il protocollo APCM metodo nato se non dico cavolate, principalmente  per la logopedia e poi esteso alle altre abilità prassiche. Metodo per valutare e monitorare nel tempo le abilità del bambino, cosa che nella mia esperienza non è mai stata fatta.Mi sarei accontentata anche di una visita ogni sei mesi anche senza un referto o una valutazione scritta. Questo per pianificare un programma di intervento. Inoltre la scuola romana dicono i medici ,insiste sul legame occhi mano bocca.

Fra le psicomotriciste che ho avuto modo di conoscere ce ne sono due in particolare che lavorano molto con dipsrassici e che sono uscite dalla scuola del prof. Roberto Carlo Russo che ha fondato la 1° scuola per neuropsicomotricisti in Italia nei primi degli anni 80 a Milano. Noto NPI che ha scritto moltissimo ed i suoi testi sono libri che gli stessi NPI studiano, non solo i suoi studenti.

Nella mia breve esperienza ho notato molte cose in comune , le attività, le metodiche a me paiono simili fra loro. Ed i risultati li hanno avuti anche coloro che non hanno incontrato la Sabbadini sulla loro strada. Mi piacerebbe vedere e capire.

Allora cosa fa la differenza? Cosa permette ai nostri figli di fare progressi e come noi genitori possiamo valutare la capacità di un terapista? Lo dobbiamo scoprire solo a posteriori? 

Chi non ha la possibilità di avvalersi di terapisti che seguono la Sabbadini ad esempio che fa ? E mai possibile che sia al momento l'unica metodica che dia risultati concreti?

Nel caso dei bambini autistici( qui il delirio totale) l'unica soluzione è la costosissima ed impegnativa ABA?

Stefy

 

 

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