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Quando la diagnosi è tardiva?

Salve a tutti!

Mi chiamo Catia e scrivo dal FarWest, ossia dal sud della provincia di Roma, territorio poco servito da tutto. Ho letto tutto di un fiato quasi tutto il forum perchè a mio figlio hanno diagnosticato una lieve disprassia, ma lo hanno fatto alla tenera età di 7 anni e mezzo!

Tutto è iniziato perchè sin da quando ha iniziato a camminare, lo fa sulle punte, come un ballerino, con le conseguenti difficoltà a fare le scale, a saltare e via dicendo. non sapendo niente di niente, ho iniziato a peregrinare tra i vari ortopedici, ognuno dei quali faceva una diagnosi diversa dalle altre, alcune anche assai originali. Fino al novembre del 2008 quando un ortopedico mi fece la fatidica domanda "Signora, ma ci sono stati problemi durante il parto?" Io lì per lì risposi di no, ma questa domanda ha lavorato come un tarlo fino a che, il 2 gennaio 2009 (una data che non dimenticherò mai più!) ho avuto un flash e mi sono ricordata di un particolare che avevo sepolto nella mia testa: Claudio (mio figlio :D) ha avuto un lieve sanguinamento del plesso corioideo sx al momento del parto, cosa che è stata anche scritta nel foglio di dimissioni dall'ospedale e per cui mi hanno fatto tornare dopo 2 mesi per un controllo ecografico, finito il quale però mi dissero che era tutto a posto, che non c'erano problemi di sorta e che potevo stare tranquilla! Anche la pediatra di allora (nel 2004 mi sono trasferita quaggiù) non ha dato alcuna importanza al fatto e così ho buttato tutto nel dimenticatoio, fino a quel benedetto 2 gennaio. Sono andata dalla pediatra appena possibile ed ho parlato sia con lei che con la logopedista dalla quale Claudio aveva iniziato ad andare per un inizio di balbuzie, e di comune accordo abbiamo deciso di rivolgerci ad una NPI a Roma per avere una valutazione. Da questa valutazione, fatta però a marzo 2009 alla bella età di 7 anni e mezzo (mio figlio è di agosto 2001), abbiamo avuto il responso: Lieve Disprassia. Da allora il peregrinare si è spostato dagli ortopedici alle strutture riabilitative e terapiste psicomotriciste, ma senza grandi risultati purtroppo. C'è da dire anche che siamo nella provincia di Roma, per cui non molto servita da questo punto di vista. Il problema fondamentale poi è anche l'età di Claudio. Infatti molte strutture mi hanno detto chiaramente che non l'avrebbero preso in carico perchè oramai troppo grande! Vabbè insomma, un calvario... ora sto cercando qualcuno che ci sappia indirizzare nel verso giusto e che mi sappia finalmente indicare se Claudio ha qualche possibilità di miglioramento e di possibilmente di quanto... Siccome ho letto che i vostri bimbi sono tutti parecchio più piccoli del mio, sapete darmi indicazioni in merito? Vi ringrazio tanto in anticipo, nella speranza di vedere un po' di luce alla fine di questo tunnel...

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